Quando la tecnologia digitale è al servizio della fede
Interessante performance degli alunni di Francesco Vilardi, docente di Religione presso l’ITS “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Afragola: il 19 giugno scorso, presso la parrocchia S. Antonio Abate in Casoria, gli studenti della terza D di Informatica, hanno presentato in modo sintetico e massimamente fruibile, il progetto interdisciplinare “Qr code – liturgia del giorno, per unire in modo sano tecnologia e fede”.
Oltre a un nutrito gruppo di fedeli della comunità parrocchiale, in primis giovani e giovanissimi, hanno presenziato all’incontro il parroco Don Marco Liardo, i docenti del “Dalla Chiesa” Renato Iannuzzi (TPS), Ivan Giammona (Sistemi e reti), Giampiero Pepe (Religione), con cui il Vilardi ha collaborato e Alfonso Petrone, membro dell’equipe formativa per l’aggiornamento permanente degli IDR presso l’Ufficio Pastorale Scolastica dell’Arcidiocesi di Napoli, diretto da Don Francesco Rinaldi.
Petrone ha posto in rilievo che «il progetto, frutto di un percorso educativo con i giovani, contribuisce, come valore aggiunto, a coniugare l’innovazione tecnologica alla cultura religiosa. L’iniziativa progettuale ha richiesto l’intervento congiunto di più discipline e, quindi, l’interdisciplinarità ha rafforzato la motivazione e ha lanciato interessanti sfide educative, consentendo agli studenti coinvolti di mobilitare le proprie risorse cognitive per un uso “sapiente” dei mezzi digitali».
I ragazzi hanno spiegato che lo scopo dell’iniziativa progettuale è di «fornire alla comunità parrocchiale “S. Antonio Abate” un semplice e valido supporto, affinché sugli smartphone o tablet, l’intera liturgia del giorno, i canti, il foglietto della “Parola che si fa vita”, gli avvisi del Parroco e tant’altro ancora, possano essere, con un semplicissimo gesto, a disposizione dei fedeli, settimana per settimana, in tempo reale. Come, concretamente, tutto ciò? Tramite una semplice e velocissima lettura di un QR CODE: esso è un codice a barre a matrice composto da moduli disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Vengono impiegati per memorizzare informazioni destinate ad essere lette tramite uno smartphone o tablet. In un solo codice possono essere contenuti fino a 7.000 caratteri numerici o 4000 alfanumerici. Genericamente il formato matricale è di 29 x 29 quadratini e contiene 48 alfanumerici. È completamente gratuito, compatibile con qualsivoglia dispositivo Android, Ios, Windows e altro; per leggerlo, basterà solo un’iniziale connessione ad Internet e il gioco è fatto».
Il prodotto realizzato dagli alunni costituisce anche un illuminante esempio di come nella scuola si possa utilizzare la “media education”, intesa non solo come alfabetizzazione ai linguaggi dei media, ma anche come promozione dell’autonomia critica e della capacità di utilizzare i media in maniera responsabile, per fini di alto valore civico, sociale e spirituale.
Tratto dal n.24 di Nuova Stagione, settimanale diocesano di Napoli (del 2/07/2017)
Fonte online: http://www.chiesadinapoli.it/napoli/allegati/50702/2%20luglio.pdf