Lettera Ministro Fioramonti – Settembre 2019
Roma, 23 settembre 2019
Cari amici del MIUR, della scuola e del mondo della ricerca,
è per me un piacere scrivervi a pochi giorni dal mio insediamento come Ministro. Sono davvero
onorato di poter guidare la nostra comunità in questo ambizioso percorso di rinnovamento, partendo
dalla battaglia non rinviabile per maggiori investimenti e risorse per il comparto e per la sicurezza
delle nostre infrastrutture. Inoltre, la tempistica del mio arrivo mi consente di lanciare un messaggio
di speranza sul ruolo dell’istruzione e della ricerca nel nostro Paese, che può diventare il volano di
un nuovo modello di sviluppo sostenibile.
Cogliendo l’occasione delle mobilitazioni studentesche per il clima, ho chiesto che la facciata del
Ministero accogliesse uno striscione che riporta tre semplici parole, capaci di catturare l’essenza
della nostra missione: “Istruzione, no estinzione”. A questi valori ispirerò il mio mandato, e spero
voi tutti facciate lo stesso.
La battaglia per la salvaguardia del pianeta è la grande sfida del presente, una sfida per la
sopravvivenza che possiamo raccogliere per creare un mondo più giusto.
La scienza ci ha consegnato un messaggio chiarissimo, ma miseramente inascoltato: il nostro
modello di sviluppo ci sta distruggendo e dobbiamo cambiare il prima possibile. Per realizzare
questo cambiamento, l’istruzione e la ricerca sono essenziali perché permettono di mettere in
discussione i presupposti della società contemporanea ed i nostri pregiudizi, dandoci nuove
categorie concettuali per uno slancio di creatività ed innovazione. Un’economia sostenibile può
essere solo un’economia della conoscenza.
In questo cammino, dobbiamo tutti tenerci per mano, lavorando come un grande ecosistema
naturale. Ognuno di noi, al di là del proprio peso politico e amministrativo, ha la possibilità di fare
qualcosa, di non arrendersi all’inevitabile. Se da un lato, come Ministro, farò il possibile per agire
politicamente e legislativamente al fine di cambiare le cose, dall’altro chiedo a tutti voi uno sforzo
nella stessa direzione.
E come? Ecco alcune idee. Ogni scuola, ogni università, ogni accademia, ogni ufficio e ogni
rappresentanza locale esponga i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in modo
che tutti possano vederli e ricordare la sfida che ci attende. Facciamo in modo che le nostre
istituzioni divengano plastic free, utilizzino energia rinnovabile, realizzino la raccolta differenziata,
il compostaggio ed altre misure dell’economia circolare. E raccontiamo tutto ciò alle comunità
locali.
Realizziamo un bilancio energetico dei nostri edifici, per ridurre la spesa e dimostrare che la
tecnologia può essere una grande leva per il cambiamento. Utilizziamo le risorse finanziarie (come
suggerito dai principi del green procurement) per richiedere servizi da aziende sostenibili certificate
ed incoraggiare i nostri fornitori a diventare ecologicamente responsabili. Che ogni mensa divenga
un esempio di cibo locale, biologico e sostenibile. Investiamo celermente per realizzare scuole
sicure e moderne, dove imparare sia piacevole e accattivante.
Insieme, possiamo essere un grande esempio per il Paese. Ce lo chiedono i nostri studenti, ma in
realtà ce lo chiediamo noi stessi, spesso senza avere il coraggio di ammetterlo.
Un caro saluto a tutti,
Lorenzo Fioramonti